VDA TOUR 2023 DAY 2

Dettagli

Rifugio Chalet Ferret

Rifugio Chaligne

53 KM

3250 MT D+

XC, all mountain (cicloalpinismo)

Descrizione

Tour di 3 giorni con pernottamenti in rifugio. Consigliato a biker ben allenati, con sviluppata tecnica di guida e con esperienza di alta montagna. Tenere presente che si superano sovente i 3000 metri e le condizioni meteo possono variare rapidamente. Prevedere sempre attrezzatura di autosoccorso perché spesso non prende il telefono e attrezzatura per eventuali riparazioni per la mtb. Consigliamo di comunicare al rifugista prima della partenza l’itinerario che si intende percorrere e al rifugio successivo il proprio arrivo, spesso è anche raccomandata la prenotazione per il pernottamento.

Ci svegliamo e la prima cosa che facciamo è sentire se tutto l’abbigliamento e soprattutto le scarpe si fossero asciugate avendole “stese” davanti alla stufa a legna.

Quasi tutto asciutto e oggi le previsioni dettano sole quindi colazione al volo, ci facciamo due panini da mettere nello zaino e via.

Usciti dal rifugio il cielo è coperto, ma rimaniamo positivi. Inziamo la salita subito ripida in direzione rifugio Elena, sono 150d+ pedalati.

Da qui parte un single track pedonale in salita,450 d+ di spintage con qualche pezzo da spallare.

Conquistiamo cosi il primo colle di giornata, il Gran Col Fenetre senza mai aver visto il sole; in compenso tira un sacco di vento quindi ci copriamo velocemente, accendiamo la gopro e ci spariamo 1100 metri di discesa a manetta! Questa discesa non ha nulla di tecnico, è super flow, panorama mozzafiato e noi in 10minuti ci siamo trovati nella valle svizzera.

Pausa barretta, riempiamo la borraccia e si parte in salita verso il Colle del Gran San Bernando. Qui ci spariamo praticamente quasi 800 metri di portage e forse 100 d+ pedalai a dir tanto. La salita è ripida e tosta, si passa dai Lacs de Fenetre per poi arrivare alla seconda cima di giornata, la Fenetre de Ferret.

Anche qui stessa storia, alla fine davano sole e vento in quota per oggi! Il sole ovviamente non c’è ma il vento si. Ci rifugiamo dietro a un grande sasso, ci copriamo, ci mangiamo un panino e ci ricarichiamo.

Discesa veloce (solo 400d-) con solo 1 passaggio a piedi per arrivare sulla strada asfaltata del passo del Gran San Bernardo.

Prendiamo la strada in salita e seguendola arriviamo alla cima del passo e alla ex dogana. Si passa in Svizzera si segue l’asfalto per neanche 1 km e poi subito un single track sulla destra ci porta in pochissimi km alla salita verso il Colle dal nome a noi sconosciuto (poi scoperto il suo nome che recita Col Est de Barasson). Pensavamo di fare solo un 2/300 d+ invece ce ne spariamo più di 500 ovviamente tutti piedi e gli ultimi 200 in portage su pietroni.

In cima troviamo la sorpresa!!

(L’hanno scorso siamo scesi su asfalto, quest’anno dopo aver studiato tracce e cartine scopriamo che la discesa è da bocciare alla grande! Alla fine la Mtb è anche questo, andare alla scoperta di nuovi trail a volte non trovandoli praticabili!!)

Quindi una bella discesa infattibile e bici a mono ci incamminiamo verso questi 500d- (ovviamente con una serie di imprecazioni a condire il tutto).

Al bivio dove prendiamo per sinistra si riesce a salire in sella fino ad arrivare ad una malga, dove poi si segue il sentiero per Saint Rhemy en Bosses.

Finito un semplice single track da pochi minuti si scende per qualche tornante per una strada bianca e qui ci ritroviamo nello stesso punto del primo giorno dopo la prima discesa. Siamo di nuovo nella valle del Gran San Bernando.

Una salita infinita tutta pedalata su strada bianca che poi perde qualche centinaio di metri di dislivello per arrivare ad una strada dove parte sia la strada asfaltata e poi bianca, sia il sentiero perdonabile per il rifugio Chaligne.

La giornata è stata lunga e il dislivello supererà i 3000d+ (anche il giorno precedente è stato cosi) quindi via per la strada anche se, per chi avesse voglia e Watt da sprigionare, dicono che il sentiero sia fattibile e soprattutto molto bello anche per e-bike.

È quasi ora di cena quando raggiungiamo il rifugio, ma prima una meritata super birra!

Mattia Valcozzena

Il nostro parere

DIFFICOLTÀ SALITA
DIFFICOLTÀ DISCESA
BELLEZZA POSTI VISITATI

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