VDA TOUR 2023 DAY 1

Dettagli

Saint Nicholas

Rifugio Chalet Ferret

50 KM

2950 MT D+

xc, all mountain (cicloalpinismo)

Descrizione

Tour di 3 giorni con pernottamenti in rifugio. Consigliato a biker ben allenati, con sviluppata tecnica di guida e con esperienza di alta montagna. Tenere presente che si superano sovente i 3000 metri e le condizioni meteo possono variare rapidamente. Prevedere sempre attrezzatura di autosoccorso perché spesso non prende il telefono e attrezzatura per eventuali riparazioni per la mtb. Consigliamo di comunicare al rifugista prima della partenza l’itinerario che si intende percorrere e al rifugio successivo il proprio arrivo, spesso è anche raccomandata la prenotazione per il pernottamento.

Ore 6.30 dopo poche ore di sonno suona la sveglia e già dall interno del van si capisce che le previsioni erano per fortuna sbagliate. Non piove quindi ci vestiamo, ultimo check veloce alle bici e allo zaino e si parte.

È vero, non piove ma fa freddo e non c’è nessuna micro visione di sole, anzi le nuvole sono cariche di pioggia e minacciose.

Partiamo da Saint Nicholas subito in salita su asfalto. La salita è già lunga e regolare fino a Vens. Ricarichiamo le borracce con acqua fresca e da qui un single track in salita, a tratti esposto, ci porta nel vallone che pedalandolo fino in fondo si “sbatte” contro la partenza del single track che con 500d+ a spintate ci porterà al col Citrin.

Qualche spiraglio di sole ci fa fare una discesa con discreta visibilità anche se le nuvole sono ancora molto basse.

Una discesa che parte in sella e fino a metà è molto facile (per lo standard della VDA), una volta entrati nel bosco inizia la parte più tecnica.

Qualche tornante a piedi qualche passaggio su rocce troppo difficile (anche perché bagnate) e molto velocemente ci si trova nella valle del gran san Bernardo.

Caffè e si riparte per raggiungere la seconda cima di giornata.

Dalla valle si sale su asfalto seguendo le indicazioni per il rifugio Frassati.

Anche qui un 500d+ su asfalto costante ci porterà in un piazzale dove partono gli impianti di risalita.

Dal piazzale parte una sterrata che ci porterà, sempre in sella, fino a quota 2200 ad una malga.

Noi abbiamo dovuto fare una piccola pausa perché ha iniziato a piovere.

Anche qui c’è possibilità di rifornirsi di acqua fresca.

Ci vestiamo con pantaloni e giacca antipioggia e purtroppo da qui ci sono 400d+ a spinta fino al rifugio Frassati.

Arriviamo giusto in tempo perché il rifugio sta chiudendo per fine stagione, ma gli abbiamo fatto talmente tanta pietà che oltre a farci due caffe, ce li hanno anche offerti augurandoci una bona fortuna per raggiungere la cima con queste condizioni meteo.

Purtroppo il nostro rifugio è dall’altra parte della montagna, ma ci mancano ancora 400d+ con bici in spalla con una mini ferrata per raggiungere la nostra cima.

Bagnati fradici siamo arrivati agli ultimi 100d+, la pioggia cessa, ci spariamo un gel al volo e attacchiamo la ferrata! Ci arrampichiamo aiutandoci con la fune a disposizione e tra le nuvole arriviamo alla famosa apertura tra le due rocce del Col de Malatrà. Ci troviamo a 3000metri, siamo bagnati e infreddoliti però non ci resta che aggredire questa super discesa anche se il primo pensiero è che sarà impraticabile.

Cambio guanti e via, si parte con 10 passi di numero a piedi e poi si sale in sella. Il primo pezzo è flow e sembra essere fattibile.

Il morale si alza e anche il divertimento. Fino a oltre metà discesa la facciamo tutta in sella, con qualche piede in fuori per le varie scivolate perché acqua e fango ce ne sono in abbondanza.

La parte centrale ha 4/5 passaggi a piedi ravvicinati per poi buttarci in una falsa pianura con lieve discesa super flow che ci fa scorrere la bici tra acqua, fangaia e pure cacca di mucca, ma ormai siamo conciati da buttar via e quindi dentro a tuono anche nelle cacche!

Raggiungiamo cosi il rifugio Bonatti, dove continuando la discesa si prende un single track che ci porta fino in Val Ferret.

Raggiunto l’asfalto affrontiamo gli untimi 3km in lieve salita per raggiungere il rifugio Chalet Ferret.

Mattia Valcozzena

Il nostro parere

DIFFICOLTÀ SALITA
DIFFICOLTÀ DISCESA
BELLEZZA POSTI VISITATI

Hai una modifica da segnalare o un suggerimento per questa traccia?